domenica 19 aprile 2020

Cosa succederebbe se ingrandissimo una piccola porzione di spazio?

Immagine ad alta risoluzione dello spazio profondo, con galassie di varie età, grandezze, forme e colori. Le più piccole e rosse, circa 100, sono tra le più distanti galassie mai catturate da un telescopio ottico: risalgono a quando l'universo aveva appena 800 milioni di anni.


Questa foto è stata ottenuta, tramite il telescopio orbitante Hubble, da una porzione di spazio grande quanto un granello di sabbia, nella costellazione meridionale della Fornace. È la più profonda immagine dell'universo: mostra circa
10.000 galassie, ognuna di essa composta da miliardi di stelle. L'immagine è stata ottenuta dalla giustapposizione di diverse esposizioni realizzate nel corso di 841 orbite, dal 2003 al 2012. Le osservazioni sono state eseguite nelle frequenze della luce visibile, dell'infrarosso e anche dell'ultravioletto, consentendo la gamma di colori più completa possibile. Non solo: la luce ultravioletta proviene dalle stelle più calde, grandi e giovani: lavorando a queste frequenze, gli astrofisici possono capire quali sono le regioni di più intensa formazione stellare e come le galassie crescono in dimensione. L'atmosfera terrestre filtra gran parte di questa luce: l'unico modo per catturarla, quindi, è lavorare con un telescopio orbitante come Hubble.


Posizione nel cielo dello spazio profondo immortalato dal telescopio Hubble.

Se potessimo, idealmente, fare lo zoom in una piccolissima porzione di spazio vedremmo ciò che ha visto il telescopio spaziale Hubble: decine di migliaia di galassie, contenenti a loro volta miliardi di miliardi di stelle le quali, a loro volta, hanno probabilmente dei pianeti che gli ruotano intorno, proprio come il sistema solare. Vedremmo queste galassie piccolissime, perché sono tremendamente lontane: le più lontane di questa immagine distano tra i 5 e i 10 miliardi di anni luce da noi. Si sono formate quindi, secondo la teoria del big bang, solo qualche centinaio di milioni di anni dopo l'inizio dell'universo. Ecco perché quest'immagine non è solo un qualcosa di molto lontano ma è anche un ritratto del passato più remoto dell'universo.

Crediti: Telescopio spaziale Hubble, Nasa

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